L’automobile? La cambio solo se si rompe…

Ott 30, 2014 |

Ogni quanto gli italiani cambiano la propria auto? A quanto sembra il rapporto fra i due è come il buon vino… la si fa invecchiare! L’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi – http://www.linear.it – conferma un trend in controtendenza con il resto d’Europa e ne analizza i motivi della scelta.

 

La conferma. Ben un italiano su due risulta molto “attaccato” alla sua auto, affermando di volerla cambiare solo in caso di rottura/incidente irreparabile (51%), un 23% dichiara di comprare una nuova automobile solo dopo averla tenuta per 10 anni mentre il 15% degli intervistati indica i 5 anni, il 7% i 3 anni. A pari merito, 2% c’è chi pensa di volerla cambiare ogni anno e chi invece sta pensando di non cambiarla proprio ma di rinunciarci per sempre a favore di una mobilità sostenibile.

 

I motivi del cambio automobile. Ma quali sono i motivi che spingono gli italiani a cambiare il proprio veicolo assicurato? Il 35% del campione intervistato quando cambierà lo farà per comprare un auto più parsimoniosa nei consumi, il 31% per via dei troppi chilometri percorsi, un 28% invece pensa alla sua incolumità e per guidare un automobile con i sistemi di sicurezza aggiornati e moderni. Una fetta equa del campione (18%) sostituisce la propria auto per paura che perda troppo valore nel tempo o per avere un auto sempre alla moda e attuale.

 

Se avessero carta bianca invece? Le decisioni degli italiani in fatto di cambio auto risulterebbero diverse? Non molto sembrerebbe, gli automobilisti dello stivale risultano essere equilibrati nel loro approccio, il 30% infatti cambierebbe auto dopo averla tenuta 5 anni, il 28% dopo 2/3 anni, il 22% nonostante tutto cambierebbe il meno possibile la propria autovettura. Di diverso parere invece un 10% sfrenato che si divide in un 8% che ogni anno comprerebbe una vettura nuova ed un 2% addirittura ogni semestre.

 

Il modello ambito. Italiani parsimoniosi, quando si decide di optare per un cambio di auto, lo si fa soprattutto in un’ottica di risparmio: il 31% sceglierebbe un’automobile a Gpl/metano, un 25% degli intervistati un veicolo ibrido a basso impatto ambientale, un 20% indica una soluzione di alimentazione diesel, infine per il 16% non ci sono differenze, la cosa importante è che consumi poco.

 

Infine i colori preferiti dagli automobilisti. Il bianco senza dubbio per il 37% degli intervistati, (forse perché evoca pulizia e rispetto per l’ambiente?), segue il classico nero con il 29% di preferenze, l’azzurro metallizzato è indicato dal 28% degli automobilisti, il rosso dal 16%.

 

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