Crescono i costi dei conti correnti

Feb 4, 2013 |

Detenere un conto corrente non è una spesa da poco: rispetto a due anni fa le commissioni e le spese di chiusura annue, sono rincarate del 30%. Dall’indagine condotta dall’università di Bocconi, per conto di Corriere economia, è stato rilevato che sull’estratto conto del mese di dicembre, di un conto corrente ordinario con operatività elevata, impattano commissioni per 217.20 euro (di cui 128.25 euro sono commissioni imputate per le operazioni effettuate nel mese, mentre i restanti 89 euro, sono conteggiati come spese di chiusura annua) a fronte dei 159.29 euro valutate a fine 2010. Nonostante ciò, pochi sono i risparmiatori propensi a cambiare banca, in quanto la maggior parte non ha consapevolezza di quali sono le reali spese del proprio conto e teme che il cambiamento possa comportare delle spese supplementari Il risparmiatore più evoluto, in grado di individuare il conto con le migliori condizioni, può avere benefici particolarmente rilevanti grazie alla elevata concorrenza soprattutto fra le banche on line. Le soluzioni per contenere i costi del proprio conto corrente non mancano: occorre solo individuare il prodotto che si sposa meglio con le proprio esigenze e avere una certa flessibilità a cambiare banca, qualora le condizioni praticate dal proprio istituto risultino essere meno competitive rispetto a quelle che si potrebbero spuntare sul mercato. Per trovare il miglior conto di deposito è possibile consultare il sito www.contosulconto.it

Pietro Di Lorenzo – Fondatore www.sostrader.it www.contosulconto.it www.maidireborsa.it www.tobin-tax.it
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Buy&Sell: Cosa comprare e cosa vendere:
Piazza Affari chiude in ribasso (FTSE Italia All-Share -0.55%) In evidenza sul FTSE MIB i rialzi di: Banca Pop Milano 0,542 +9,58% Salvatore Ferragamo 19,88 +5,58% Autogrill 9,45 +4,59% Stmicroelectronics 6,645 +3,99% Tod’S 102,90 +2,29%. Fra i titoli negativi: Banca Monte Paschi Siena 0,232 -5,92% Saipem 20,09 -3,88% Intesa Sanpaolo 1,458 -2,93% Unicredit 4,634 -2,57% A2a 0,4811 -2,39%

La borsa di Milano archivia la settimana in ribasso: FTSE Italia All-Share (Variazione ultimi 5 giorni -2.321% Variazione ultimo anno +6.24%) FTSE MIB (Variazione ultimi 5 giorni -2.301% Variazione ultimo anno +6.483%) FTSE Italia STAR (Variazione ultimi 5 giorni +0.765% Variazione ultimo anno +15.566%). Fra i titoli maggiori si mettono in evidenza: Pop Milano (+7.86%) A2a (+6.23%) Pop Emilia Rom (+3.87%) Ansaldo (+3.8%) Stm (+3.59%). In rosso invece: Saipem (-36.2%) Mps (-10.7%) Eni (-3.75%) Prysmian (-3.08%) Buzzi Unicem (-2.81%). I 5 titoli del Footse Mib con maggiori rialzi da inizio anno sono: Mediaset +26,16% Unicredit +25,04% Stmicroelectronics +24,32% Banca Pop Emilia Romagna +23,14% Banco Popolare +22,26%. I 5 titoli più deboli: Saipem -31,43% Diasorin -5,28% Tenaris -0,32% Enel -0,06%

Passando ad un quadro tecnico generale del mercato, il FTSE MIB disegna una black spinning top che archivia la terza seduta negativa nelle ultime 4. L’indice italiano interrompe la serie di 4 settimane positive consecutive colpito, dopo lo scandalo dei derivati Mps che potrebbe allargarsi anche ad altre banche, anche dal violento sell off su Saipem, con i nuovi vertici che hanno rivisto brutalmente al ribasso le stime il giorno dopo di un collocamento del 2% da parte di un istituzionale. Tutte vicende che fanno perdere di credibilità a un mercato già piccolo e in difficoltà che fra meno di un mese perderà ulteriore liquidità in vista dell’introduzione della Tobin Tax. Fortunatamente le vendite non hanno riguardato (almeno per il momento) i titoli di Stato su cui c’è una “calma apparente” in attesa di conoscere l’esito elettorale.

Il listino italiano chiude comunque il quinto mese positivo negli ultimi 6 (FTSE MIB +7.16% a Gennaio) trainato dai titoli bancari: Unicredit +28,33% Mediaset +24,42% Banca Pop Emilia Romagna +24,28% Banco Popolare +22,02%. Il mercato prosegue così il rally che ha generato un apprezzamento del 42% dai minimi toccati a Luglio 2012 in area 12.300 punti. Gennaio positivo anche per i principali mercati europei: Dax +2.37%, Cac +2.51%, Ibex +2.39%. Inizio d’anno brillante anche per Wall Street con l’ S&P’s 500 salito del 5,3% nel mese (migliore performance a gennaio dal 1997) e ha più che raddoppiato il proprio valore dal minimo dei 12 anni precedenti testato nel 2009; l’indice è a un passo dal record assoluto toccato nell’ottobre 2007 a quota 1.565,15, mentre il Dow Jones ha guadagno il 5,8% ai massimi dal 1994. Operativamentelunedì proveremo a rientrare sul mercato puntando su un titolo del settore ediliza inserito da 3 settimane al’interno di una fase di compressione della volatilità che potrebbe terminare con un repentino strappo al rialzo

Hit List Dynamic Recommendation Analysis:
Mediolanum
Tod’s
Recordati
Banca Generali
Impregilo
Danieli & C.
Gemina
Buzzi Unicem
Lottomatica
Credito Valtellinese

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