Direct Line: l’educazione stradale non è un gioco da ragazzi

Set 24, 2014 |

La strada è un elemento che accompagna tutti fin da bambini: vivere e conoscere la strada nel modo corretto fin da piccoli è fondamentale per sviluppare la sensibilità necessaria per essere un automobilista, un motociclista, un ciclista o un pedone responsabili nell’età adulta. Da non dimenticare che non siamo sempre pedoni, automobilisti, ciclisti o motociclisti, ma spesso alterniamo questi ruoli dimenticandoci quali sono i rischi che si corrono ad essere l’uno o l’altro.

 

Direct Line – http://www.directline.it la più grande compagnia di assicurazione auto on line –, da sempre impegnata nel diffondere la cultura di un uso civile e responsabile della strada, sa quanto sia importante il ruolo della scuola nell’educazione dei più giovani.

 

Sebbene più della metà (59%) del campione intervistato da Direct Line afferma di non aver mai affrontato un programma dedicato all’educazione stradale durante i propri anni scolastici, il quadro diventa più incoraggiante quando lo si legge per fasce di età.

 

La scuola negli ultimi anni è più sensibile rispetto a questo tema: la percentuale di coloro che hanno affrontato l’educazione stradale e guida sicura sui banchi di scuola è sensibilmente più alta tra i più giovani. Il 66% degli automobilisti tra i 18 e i 24 anni afferma di aver seguito un ciclo di lezioni dedicate, sottolineando così i passi avanti fatti dal sistema scolastico negli anni più recenti. Non sorprende dunque che i meno “educati” in questo senso siano i guidatori di fascia d’età più alta (45 – 55enni), con il 68% che non ha mai avuto modo di affrontare questi argomenti a scuola. A confermare la crescente attenzione a questi argomenti, è il 43% degli italiani che afferma di conoscere bambini e studenti che frequentano programmi dedicati all’educazione stradale.

 

Gli italiani sembrano essere d’accordo sull’importanza di educare ad un corretto uso della strada fin da piccoli: infatti la stragrande maggioranza degli intervistati ritiene di fondamentale importanza inserire questi corsi già dalle scuole elementari. Le ragioni a sostegno di questa presa di posizione degli italiani sono molteplici, prima fra tutte la volontà di un’educazione che insegni ai bambini come vivere e fruire della strada in modo sicuro (73%) seguita dalla necessità di fornire loro i concetti di base su come vivere correttamente la strada (26%). A breve distanza troviamo la volontà di istruire i bambini che già da piccoli utilizzano la bici (23%) e la considerazione che i bambini di oggi saranno i guidatori di domani e questo darà loro un vantaggio al momento del conseguimento della patente (23%).

 

“I bambini sono il nostro futuro ed è per questo che abbiamo voluto attirare l’attenzione su un tema delicato e ancora poco dibattuto come quello dell’educazione stradale nelle scuole. – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing di Direct Line. Con il nuovo anno scolastico ormai iniziato, riteniamo fondamentale una riflessione su quanto sia importante insegnare ai nostri bambini come comportarsi in modo corretto sulla strada; infatti è fondamentale insegnare loro fin da subito le corrette nozioni per affrontarla in totale sicurezza e consapevolezza. Inoltre sulla nostra pagina Facebook da sempre invitiamo i genitori a prendere atto delle regole della strada che coinvolgono i più piccoli, con immagini divertenti sollecitiamo dei comportamenti corretti e virtuosi, al fine di sensibilizzare e diffondere la cultura della sicurezza stradale anche nei più piccoli.

 

Conclude Barbara Panzeri: “Direct Line è infatti da sempre attiva su più fronti con lo scopo di sensibilizzare gli italiani sull’importanza di un corretto utilizzo della strada, ed è proprio in questo contesto che si inserisce il progetto itinerante Share the Road, che ha raccolto le voci di tutti gli attori della strada alla scoperta di quanto rispetto ed educazione c’è on the road”.

 

                                                                                                                                             

Fonte della ricerca:

 

L’indagine ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni su popolazioni. È stata condotta con metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing), attraverso il panel proprietario di Duepuntozero Doxa. Le interviste sono avvenute ad aprile 2014.

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