Direct Line si interroga: quanta educazione c’è sulle strade italiane?

Mag 19, 2014 |

Da sempre sostenitrice della cultura della guida sicura e responsabile, Direct Line – la più grande compagnia di assicurazione auto auto on line – ha svolto un’indagine itinerante mettendo a confronto le opinioni di tutti i protagonisti della strada – dagli automobilisti ai motociclisti, dai ciclisti ai pedoni – per sapere quanta educazione c’è nelle strade italiane, con lo scopo di creare consapevolezza su una “strada di tutti”.

 

Dal 12 aprile all’11 maggio 2014 una Mini rossa Direct Line – guidata da un team composto da intervistatore, fotografo e videomaker – ha infatti attraversato lo stivale grazie al tour Share the Road, l’innovativo progetto di Direct Line nato per valorizzare la convivenza civile e promuovere l’educazione stradale intesa come rispetto delle regole, ma, soprattutto, come rispetto delle persone.

 

Rigore e disciplina

 

Come se la cavano dunque gli “italiani on the road”? A guadagnarsi il poco lodevole premio di più indisciplinati della strada sono proprio gli automobilisti: soprattutto a detta di pedoni e ciclisti, con percentuali consistenti rispettivamente del 34% e 41%. Gli automobilisti però sembrano scagionarsi dall’accusa, indicando come più indomiti, con il 46% dei voti, i motociclisti che, a loro volta, accusano i ciclisti (38%). Ce n’è per tutti insomma, stupisce però che solo il 25% degli automobilisti intervistati abbia riconosciuto nei ciclisti gli animi più ribelli, che si stia superando l’eterna lotta tra auto e biciclette sulle strade italiane?

 

A diplomarsi con il massimo dei voti sono invece i pedoni che nella classifica dei più indisciplinati secondo automobilisti, ciclisti e motociclisti, occupano sempre l’ultimo posto, con percentuali di pericolosità che oscillano tra il 3% e il 6%. Un chiaro riconoscimento all’educazione “su due piedi”, nonostante gli innegabili soprusi con i quali essi devono fare i conti passeggiando per le città italiane: il primo e più fastidioso dei quali risulta essere la mancata precedenza della auto e delle moto in prossimità delle strisce pedonali (59%); seguito dalle auto parcheggiate sul marciapiede (25%).

 

Pericoli e paure su strada

 

La strada, si sa, se non è affrontata con la giusta cura ed attenzione, può essere pericolosa. Le paure più grandi degli italiani? I pedoni non hanno dubbi, l’aspetto più pericoloso della vita su strada è l’eccesso di velocità di auto e moto (43%), mentre gli automobilisti riconoscono il pericolo nel tanto odiato zigzagare dei motorini nel traffico (38%). Bestia nera dei ciclisti sono invece gli automobilisti che aprono gli sportelli senza guardare (38%), mentre la maggioranza dei motociclisti (46%) afferma invece di temere più di ogni altra cosa le manovre delle auto non segnalate dagli indicatori di direzione.

 

Dal sondaggio Direct Line emerge anche una fotografia delle nostre strade decisamente poco incoraggiante. Tutte le tipologie di fruitori della strada intervistate (automobilisti, ciclisti, motociclisti e pedoni) hanno valutato come insufficienti le condizioni delle strade delle città italiane, con percentuali superiori al 50%. La sufficienza non supera mai il 44%. Non è certo un caso, dunque, che la grande maggioranza degli intervistati indichi la copertura delle buche come iniziativa principale che il comune di residenza dovrebbe mettere in atto per migliorare la sicurezza stradale.

 

Pregi, difetti e… ammissioni di colpa

 

Convivere pacificamente non è mai facile, sembrano saperlo bene i motociclisti, che tra le categorie intervistate, risultano essere i più rissosi: con il 67% registrano infatti la percentuale più alta di coloro che affermano di aver litigato in strada per motivi legati alla viabilità almeno una volta. A seguire gli automobilisti, con il 52% di discussioni. Decisamente più cauti i ciclisti e i pedoni, rispettivamente con il 69% e il 65% di intervistati che dichiarano di non aver mai dato adito a litigi in strada.

 

 

 

 

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Nonostante la capacità di mantenersi fuori dai guai con gli altri attori della strada, i ciclisti non sono proprio privi di macchia: ben il 59% degli intervistati ammette infatti di fare zig zag tra le auto frequentemente. Presto spiegata, dunque, la classifica dei consigli degli automobilisti ai ciclisti, che vede sul podio proprio il suggerimento di non fare zig zag nel traffico (23%).

 

Il 43% dei pedoni, invece, ammette di attraversare sulle strisce pedonali solo quando sono vicine, mentre il comportamento scorretto più in voga tra gli automobilisti è l’uso del cellulare senza auricolari (21%).

 

Grande merito ai motociclisti che, dall’indagine, risultano essere molto ligi all’utilizzo del casco: ben l’88% degli intervistati afferma infatti senza esitazione di indossare il casco in ogni circostanza, consapevole del fatto che l’uso corretto di questa protezione può salvare la vita.

 

“Share the Road è stata un’esperienza estremamente stimolante che ha portato Direct Line ancora più vicino agli italiani consolidando ancora una volta la sua natura di assicurazione diretta e attenta alle esigenze degli automobilisti e non solo – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Ascoltare e raccogliere le opinioni degli attori della strada direttamente dalla loro voce, ci ha permesso di elaborare un quadro fedele su un tema fondamentale come quello della sicurezza stradale. Siamo molto soddisfatti del risultato e dell’entusiasmo con cui gli italiani hanno accolto questo progetto e siamo certi che i frutti di questa iniziativa saranno un punto di partenza per un cambiamento utile e profondo nella fruizione della strada. Numerosi sono infatti gli spunti di riflessione, primo fra tutti il dato di inadeguatezza delle nostre strade che emerge chiaramente dalla voce degli intervistati”.

 

 

 

 

 

Fonte della ricerca:

 

L’indagine ha coinvolto 500 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni su popolazione italiana e 500 casi su alcuni centri urbani specifici. È stata condotta con metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing), attraverso il panel proprietario di Duepuntozero Doxa. Le interviste sono avvenute a fine aprile 2014.

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