Quando i cestini gettacarta dei bagni possono diventare compostiere

Feb 11, 2016 |

Normalmente la carta che si usa per asciugarsi le mani nei bagni pubblici finisce nei cestini dei rifiuti e, da qui, segue il destino del riciclaggio o del conferimento in discarica. Ma al Chesapeake Brock Environmental Center, centro di informazione ambientale situato sulle sponde del fiume Lynnhaven a Virginia Beach (USA), le cose stanno diversamente.

Cestino azzurro Mar PlastL’intera struttura è stata pensata nell’ottica dell’ecosostenibilità ed è per questo che al suo interno ci sono pale eoliche, sistemi fotovoltaici e altre tecnologie per l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi.

In questo sforzo di progettazione i bagni dell’edificio non sono affatto stati trascurati: i cestini delle toilette sono infatti collegati direttamente a un sistema di compostaggio, nel quale i rifiuti cadono. Da qui essi vanno incontro a un processo di compostaggio e, dopo tre anni (non bisogna aver fretta!), si ottiene un compost fertilizzante completamente naturale e privo di odori.

Anche i cestini gettacarta prodotti da Mar Plast e distribuiti sia sul territorio italiano che sui mercati esteri possono dare il loro contributo in materia ambientale: prodotti con plastiche di prima qualità e di lunga durata nel tempo, si adattano perfettamente ai bagni pubblici dove svolgeranno un servizio impeccabile anno dopo anno.

Il tutto senza doverli sostituire non solo per via della loro resistenza, ma anche per la possibilità di reperire dal produttore tutti i ricambi necessari (es. coperchi basculanti) per mantenerli sempre ben funzionanti.

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