Marco Zoppi: dai campi di polo ad un progetto di ippoterapia

Ott 10, 2017 |

Marco Zoppi, in seguito ad una brillante carriera nel mondo del Polo, che lo ha condotto alla conquista del Titolo  di Campione di Spagna 2008, ha deciso di sposare il progetto di Ippoterapia “Equi-libriamo’’, intraprendendo una collaborazione con la Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler di Rho, in provincia di Milano.

Fondatore e CEO di Global Capital Trust, Trust Company con sedi in Svizzera, Cina e Lussemburgo fondata all’inizio degli anni 2000, Marco Zoppi è impegnato giorno per giorno in un’attività manageriale che, nel solco tracciato dalla recente introduzione della legge “Dopo di Noi”, gli permette di tutelare gli interessi dei gravi portatori di handicap, garantendo loro un avvenire roseo e sereno.

Dott. Marco Zoppi com’è riuscito a dare forma all’inedita alchimia che lega polo, cavalli e trust?

Insieme a Global Capital Trust, mi occupo giornalmente di tutelare il futuro di tanti disabili gravi, offrendo servizi innovati, consulenza ed affiancamento per permettere alle famiglie di poter sfruttare appieno i numerosi vantaggi resi possibili dal Trust ‘’Dopo di Noi’’, del quale siamo tra i più ferventi promotori.

Mediante la Legge recentemente approvata, infatti, è stato possibile tracciare i contorni di un progetto sociale volto ad assicurare benessere, autonomia ed inclusione sociale ai portatori di handicap, anche nella fase della loro vita nella quale i genitori, o i parenti che di loro si prendono cura, dovessero venire a mancare. Ed è proprio dal costante dialogo con le famiglie che, anche di fronte a queste difficoltà, non perdono il coraggio ed il sorriso, che ho ricevuto gli stimoli che mi hanno indotto a dover fare  qualcosa di più per il bene di queste persone: ho cominciato così a immaginare tra me e me un progetto che mi consentisse, mediante la pratica sportiva, di migliorare la qualità della vita dei disabili gravi e di alleviare le loro sofferenze. In questo modo, grazie anche alla mia passione per i cavalli e ai trascorsi che hanno segnato la mia attività agonistica, mi sono imbattuto in  ‘’Equi-librarsi’’, ambizioso il progetto di Ippoterapia della Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler di Rho, Milano.

Come può descrivere questo progetto?

‘’Equi-librarsi’’ è un’iniziativa lodevole: alla base del progetto si pone il rapporto che nasce naturalmente tra i ragazzi ed il loro cavallo. La facilitazione animale, infatti, come è stato dimostrato da svariati studi condotti al riguardo, è in grado di aiutare i disabili ad affrontare con più facilità la loro condizione di disagio e di deficit motorio ed è dunque pertanto uno dei migliori strumenti a disposizione dei medici per integrare le terapie di recupero tradizionali.

Marco Zoppi o Global Capital Trust: da dove proviene il sostegno ad ‘’Equi-librarsi’’?

La paternità dell’iniziativa è mia: dedico tutto il mio  tempo libero ai ragazzi che aspirano ad avvicinarsi al mondo dell’equitazione come, molti anni fa, ho fatto anch’io. Mi rammarico, anzi, di non poter dedicare più tempo, complici i miei impegni di lavoro, a sostenere il progetto della Scuola di Villa Scheibler: aiutare questi ragazzi mi rende felice ed è ormai uno degli obiettivi fondanti della mia vita.

Nel tempo, però, mi piacerebbe coinvolgere in maniera più diretta la mia Trust Company: in qualità di main sponsor, Global Capital Trust potrebbe permettere di raccogliere con facilità parecchi fondi da devolvere  allo sviluppo di questo progetto.

Marco Zoppi, può descriverci come si svolgono le sedute?

Affinchè ogni seduta abbia la massima efficacia, si esegue un piano del tutto personalizzato: ogni sessione prevede lo svolgimento di una serie di esercizi studiati appositamente per rispondere alle specifiche esigenze di ogni allievo. Ogni istruttore segue un solo ragazzo e nella riding school non si trovano contemporaneamente più di tre cavalli per sessione.

Dottor Marco Zoppi, quindi afferma che l’ippoterapia è davvero utile?

Si – afferma convinto Marco Zoppi – e posso sostenerlo con certezza anche senza la necessità di addentrarmi in questioni tecniche che non competono alla mia professione e relativamente alle quali preferisco demandare ai medici l’onere di fornire spiegazioni più analitiche. Ciò che vedo con i miei occhi è la gioia dei ragazzi nel rapportarsi ai loro cavalli e l’entusiasmo da loro profuso nello svolgimento degli esercizi ai quali vengono sottoposti. E’ meraviglioso, inoltre, constatare il feeling che si crea, spesso quasi all’istante, tra i ragazzi e i cavalli.

I benefici della pratica equestre, in effetti, sono noti all’uomo già dai tempi dell’Antica Grecia. L’Italia riconosce questa disciplina da più di quarant’anni e associazioni come  l’ANIRE (Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre) investono giornalmente per il suo sviluppo.

Perché i cavalli si adattano tanto bene all’impiego in terapie riabilitative?

I movimenti del cavallo sono fisioterapici: è questo il concetto che ho appreso dai numerosi colloqui che nelle ultime settimane ho avuto modo di intrattenere con alcuni specialisti del settore. E’ proprio per questo motivo, dunque, che si sceglie l’ippoterapia per accrescere l’efficacia di una cura riabilitativa tradizionale. Perfino il sito della Scuola di Equitazione del Circolo Ippico Villa Scheibler, nell’area che descrive il progetto ‘’Equi-librarsi’’, riporta che “il cavallo facilita l’acquisizione delle funzioni psicomotorie e cognitive tramite il valore di rinforzo che acquistano le sue risposte dinamiche”.

Dalla mia esperienza personale, inoltre, ricavo anche una considerazione più romantica: in ogni pratica equestre, il cavallo è in grado di trasmettere al fantino, indipendentemente dalla sua effettiva abilità, una parte del suo spirito libero ed elegante.

Grazie di cuore al dott. Marco Zoppi. In bocca al lupo per il vostro progetto.

Grazie a Voi per l’attenzione dedicata al progetto ‘’Equi-librarsi’’. Un saluto cordiale.

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