Coi dolci a basso indice glicemico l’alimentazione sana non rinuncia al gusto

Mag 25, 2016 |

Agli esordi della sua “storia” l’indice glicemico (IG) venne creato a beneficio dei diabetici che dovevano tenere basso il proprio contenuto di zuccheri nel sangue. Ma in tempi recenti, vista la sempre maggiore attenzione nei confronti dell’alimentazione salutare ed equilibrata, anche chi non soffre di questa malattia spesso presta attenzione alla propria glicemia.

Snack-up con quinoa e curcumaL’indice glicemico è uno strumento utilissimo per compiere scelte alimentari coerenti con uno stile di vita sano: ma di cosa si tratta esattamente?

Facciamo un piccolo passo indietro. Il glucosio presente nel flusso sanguigno è la fonte principale di energia che viene richiesta dalle cellule del nostro organismo; l’IG altro non è che un punteggio che classifica i cibi contenenti carboidrati sulla base della velocità alla quale questi composti vengono trasformati in glucosio.

All’aumentare dell’indice glicemico, aumenta la rapidità della trasformazione e di conseguenza il picco di zucchero nel sangue. Il massimo è 100 – corrispondente al glucosio puro – mentre valori minimi sono attribuiti a legumi e cereali integrali che vengono digeriti più lentamente.

I dessert “classici” ovviamente hanno un alto IG, ma esistono anche alternative decisamente più salutari: tra di esse vale la pena di ricordare i dolci a basso indice glicemico che Dolce Vita Food propone sul suo e-commerce specializzato in sana alimentazione. Scopri sul sito web come portare in tavola dessert gustosi e a basso impatto sull’organismo!

 

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