Search Engine Optimization: guidelines del 2013

Il termine SEO è un acronimo del termine inglese Search Engine Optimization che significa ottimizzazione per i motori di ricerca. Il SEO specialist, quindi, è lo specialista di SEO che si occupa di ottimizzare e posizionare i siti dei clienti (o dell’azienda per cui lavora, nel caso di SEO in-house).

Attraverso le attività SEO è possibile “posizionare” un sito, e le sue sottopagine, nelle pagine dei risultati (SERP) dei motori di ricerca, come Google, per le parole chiave (keyword) di nostro interesse.
Il sito aziendale del piccolo agriturismo ternane, ad esempio, sarà interessato a posizionarso primo o secondo risultato, se possibile, per le keyword “agriturismo terni” – “agriturismi terni” – “b&b terni” – “bed & breakfast terni” – e così via.
I motori di ricerca, Google in primis, sfruttano un determinato algoritmo segreto che attribuisce automaticamente un punteggio a ogni singola pagina dei siti internet. Nel corso dell’anno, Google ci dice che effettua circa 400 modifiche al proprio algoritmo, più di una al giorno, per questo le tecniche SEO utilizzate 2 anni fa posso addirittura essere obsolete oggi.

Nel corso degli ultimi mesi, per fare un esempio, sono usciti due particolari aggiornamenti che hanno fatto tremare i professionisti della seo: i nuovi aggiornamenti dell’algoritmo di Google chiamati Google Panda e Google Penguin. Questi due aggiornamento sono definiti “penalizzanti”, in quanto hanno introdotto dei filtri e controlli nuovi che hanno il compito di penalizzare o escludere dai risultati quei siti che non rispettano le linee guida o che cercano di abusare di falle dell’algoritmo.
Nell’epoca post-Penguin e post-Panda, ci sono alcuni accorgimenti indispensabili che un buon SEO deve seguire, al fine di non ritrovarsi con un sito penalizzato da dover curare.

  • Evitare in modo assoluto la duplicazione dei contenuti più importanti e cercare di rendere quanto più originale ogni singola pagina del sito.
  • Non utilizzare sempre lo stesso anchor test per i link in entrata: questo è diventato un forte segnale di spam per l’algoritmo di Google.
  • Il consulente SEO deve assolutamente evitare la concentrazione di link building solo sulla homepage: se il sito a 10.000 pagine e solo la homepage ha centinaia di backlink, è facile capire che c’è qualcosa di anomalo.
  • In linea generale, evitare l’eccessiva manipolazione: preferire una SEO più white, più strutturale e acessibile, rispetto a una meramente “forte”.

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