I terremoti

Giu 18, 2012 |

terremoto

I terremoti sono stati vibratori, rapidi e violenti, di parti più o meno estese della crosta terrestre, originati da cause endogene.

Allorché in una zona interna alla Terra, si verifica un’improvvisa perturbazione dell’equilibrio delle masse, con trasformazione di energia potenziale in energia cinetica, partono da essa 2 diversi tipi di onde sismiche: le longitudinali o primarie, dovute all’elasticità di volume del materiale che costituisce la crosta terrestre (le particelle vibrano nella direzione della propagazione e le onde si propagano per compressioni e dilatazioni successive), e le trasversali o secondarie, dovute all’elasticità di forma (le particelle vibrano secondo piani ortogonali alla direzione di propagazione).

La velocità media apparente di propagazione di un terremoto dipende dalle varie caratteristiche delle rocce attraversate, e si aggira in media sui 9,1 Km/sec (tra 8 e 13) per le onde longitudinali e sui 5,5 Km/sec (tra 4,5 e 8,5) per quelle trasversali.

Queste vibrazioni si propagano sino alla superficie terrestre ove si compongono in onde superficiali, dette lunghe perché hanno ampiezza massima, di propagazione relativamente lenta (3-4 Km/sec), le quali, per gli effetti spesso disastrosi da esse prodotti, vengono chiamate scosse di terremoto.

Qualunque sia la loro intensità le scosse possono essere sussultorie od ondulatorie; le prime sono caratterizzate da spinte che provengono dal basso, quasi verticalmente, le seconde da spinte che si comunicano obliquamente agli strati.

Le cause endogene che determinano i terremoti possono essere di varia natura.

Sono di origine tettonica (o di dislocazione) quando sono dovute a fratture interne della crosta terrestre, che si verificano allorché viene superato il limite di elasticità delle masse rigide: circa il 90% dei terremoti dipende da questa causa.

Sono di origine vulcanica (o esplosiva) se le scosse, solitamente a carattere locale, precedono o accompagnano un’eruzione vulcanica.

Sono dovute a crollo e sprofondamento, allorché azioni erosive sotterranee determinano la caduta di masse entro caverne o vuoti: quest’ultimo tipo di terremoti è di carattere locale e raramente accertato.

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