Il contratto nazionale dei portieri propone l’assistente familiare nei condomini

Dic 10, 2012 |

Areasenior accoglie con favore la recente iniziativa indirizzata al sostegno della persona mediante servizi di assistenza agli anziani adeguati, che è comparsa nel recente contratto nazionale dei portieri siglato dalla Confedilizia e dai fondamentali organi del Sindacato.

Areasenior è il network interamente rivolto alla community della Terza Età e, nel suo portale, tratta di News, tematiche ed approfondimenti riguardanti il mondo Senior.

Oltre alla pagina Faceboook, Areasenior presenta all’interno del proprio sito anche un servizio che mette in contatto la prestazione di lavoro in ambito assistenziale offerta da colf badanti ed assistenti domiciliari, con la richiesta di privati che ricercano adeguate figure di sostegno.  

All’interno del portale di Areasenior è inoltre consultabile un elenco di case per anziani aggiornato e completo, nonché un elenco di strutture quali la casa di cura e la casa di riposo, così come una sezione totalmente dedicata ad annunci di lavoro di colf badanti e profili di badanti che cercano lavoro, con notizie personali dettagliate e trasparenti e informazioni su encomiabili referenze.

La proposta sorta nel contratto nazionale dei portieri è quella di avviare l’inserimento della figura dell’ assistente familiare all’interno dei condomini: in sostanza è una specie di solidarietà organizzata, la quale ha uno specifico precedente nel recente passato, ovvero nelle zone del Trentino Alto Adige, una regione italiana che da sempre si è dimostrata molto virtuosa e storicamente abituata ad una condizione di autonomia.

Il riferimento è in particolare alle cosiddette ‘tagesmutter’, ossia delle signore facenti parte della comunità che avevano deciso di occuparsi del lavoro di cura allestendo dei veri e propri asili condominiali nelle loro abitazioni, in modo autonomo ma anche retribuito. 

Nel caso del contratto dei portieri, è previsto che all’interno del condominio venga ricavato un ambiente adatto a svolgere un certo tipo di servizio alla persona, come assistenza agli anziani o ai bambini, dove sarà possibile inoltre offrire un’opportunità di lavoro ad uno condomini che cerca lavoro come colf badante.

Se non ci dovesse essere la possibilità concreta di adibire uno spazio comune ad attività di assistenza, è possibile che ognuno dei condomini offra il proprio servizio all’interno della sua casa, oppure negli appartamenti degli altri condomini come di solito avviene con l’ assistente domiciliare.

Può darsi che questa proposta serva a definire il lavoro della badante e della colf alla stregua del lavoro del portiere, in modo da poter finalmente raggiungere un ruolo principale nella comunità, nonché a garantire un maggior senso di fiducia nei confronti di coloro ai quali necessitiamo affidare le cure personali o dei nostri cari. Infatti, chi pensiamo di conoscere meglio se non il nostro vicino di casa?

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