Rimandata a Settembre la Tobin Tax sui derivati

Giu 25, 2013 |

Il “decreto del fare” varato recentemente dal governo ha rinviato dall’1 luglio all’1 settembre l’entrata in vigore della Tobin Tax sui derivati. Inoltre è stato previsto lo slittamento della data di incasso del prelievo: inizialmente era stato indicato il 16 Luglio come data del pagamento, ma dal momento che non sono stati ancora definiti i criteri e le modalità di versamento oltre che di assolvimento della Tassa, il legislatore ha pensato bene di prorogare la data per il versamento al 16 Ottobre. Lo slittamento all’1 settembre riguarda anche l’imposta sul trading ad alta frequenza (Hft) sui derivati; l’impostazione degli intermediari sembra, comunque, orientata a favorire i traders che non si avvalgono di uno strumento automatico di inoltro degli ordini a mercato

A differenza delle azioni sulle quali l’imposta viene calcolata con aliquota percentuale 0.12% (per il 2013), sui derivati invece si paga una tariffa fissa che varia in funzione dello strumento e del valore nozionale del contratto scambiato; inoltre deve essere corrisposta sia dall’acquirente che dal venditore e non è esentata l’operatività intraday. Per i derivati scambiati sul mercato non regolamento (Otc) l’onere sarà più gravoso, in quanto l’imposta è ben 5 volte superiore rispetto a quella prevista per gli strumenti scambiati sui mercati regolamentati.

Per avere un’idea dell’impatto della Tobin Tax sull’operatività in derivati, è possibile effettuare delle simulazione sul sito www.tobin-tax.it ; acquistando, ad esempio, 1 contratto sul Footse Mib Future ai prezzi attuali (circa 16.200 punti) si pagherà una tassa di soli 30 centesimi (0.15€ in entrata e 0.15€ in uscita). Nell’ipotesi in cui il Footse Mib dovesse apprezzarsi salendo sopra quota 20.000 punti, il costo della Tobin Tax salirà considerevolmente fino a 1.50 euro.

L’impatto sull’operatività nei mercati regolamentati sembra modesto mentre più gravoso sarà su quelli Otc (ad esempio i Cfd con sottostante un titolo o un indice italiano). In ogni caso risulta una imposta piuttosto “indigesta” agli investitori, in quanto si pagherà a prescindere dall’esito del trades e quindi anche su operazioni in perdita. L’alternativa per dribblare il balzello è piuttosto semplice: basta negoziare derivati con sottostanti indici e azioni esteri che spesso risultano anche più liquidi, trasparenti e con orari di negoziazione più lunghi.

Intanto, dalle ultime stime, gli introiti che lo Stato avrà dalla Tobin Tax saranno risibili: a fronte di uno gettito stimato e atteso di circa 85 milioni di euro al mese, gli incassi saranno di gran lunga sotto le previsioni , infatti a stento si riuscirà a raggiungere la soglia dei 25 milioni al mese; con la conseguenza che lo Stato dovrà reperire altrove il gettito mancante, mentre gli investitori si trovano a tradare strumenti (sui quali grava il prelievo) poco liquidi e fortemente volatili, che spesso inducono a migrare su strumenti finanziari esteri (free Tobin Tax)

A livello europeo, si è appreso che la tassa sarà estesa a tutti gli strumenti finanziari , quindi saranno tassati anche i titoli di Stato , oltre che le azioni e i derivati. L’Italia e la Spagna, nonostante fanno parte delle 11 nazioni che hanno aderito alla cooperazione rafforzata a favore della Tobin Tax, non sono affatto favorevoli a questa estensione. Trattandosi di paesi che sono tra i principali venditori del debito pubblico sul mercato secondario, sono consapevoli che i propri bond perderebbero di appetibilità se gravati di ulteriori costi di transazioni, da qui la necessità di dover aumentare i tassi

Per fare trading evitando di pagare la Tobin Tax è possibile utilizzare Prime Time Trading che è il primo servizio che fornisce 1 solo segnale operativo nella prima ora di contrattazione (dalle 9 alle 10) sui titoli italiani a maggior capitalizzazione. In ogni caso la posizione non viene mai portata overnight e quindi se non verrà toccato lo stop loss o il trailing stop, verrà liquidata in asta di chiusura (evitando così di pagare la Tobin Tax). Il servizio ha generato 12.000€ di guadagni negli ultimi 6 mesi; per maggiori info:

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