Cartomanzia e lettura dei tarocchi: le origini storiche

La cartomanzia, grazie alla fruibilità ed accessibilità delle informazioni, non è più avvolta da un alone di mistero come avveniva fino a non molti anni fa: tuttavia, ancora oggi non si sa abbastanza in relazione a questo tema, ed in particolar modo sulla questione dell’origine della cartomanzia e della lettura dei tarocchi.

Cos’è la cartomanzia: principi e storia

Le origini della cartomanzia, come ci suggerisce il magazine SienaNews, sono state oggetto di molteplici versioni. Alcuni le fanno risalire all’oriente, come strumento utilizzato per conoscere la volontà divina.

Per altri esperti, invece, i primi a fare ricorso alla cartomanzia sono stati gli antichi sacerdoti egizi, che erano soliti leggere il futuro attraverso le combinazioni date dai geroglifici disegnati su una serie di fogli d’oro. In seguito, questa arte divinatoria si diffuse anche in Europa, dove ne troviamo traccia nel contesto storico medioevale sia prima in Spagna e, successivamente, in Francia, Germania ed Italia.

foto dei tarocchi antichi

Vista la crescente diffusione della cartomanzia, fu necessario cercare una standardizzazione attraverso delle regole, tanto che, nel 1770,il francese Jean-Baptiste Alliette formulò un trattato per spiegare come usare delle comuni carte da gioco francesi per leggere il futuro.

Infatti, la cartomanzia, indipendentemente dal mazzo di carte utilizzato, affonda le sue radici nel seguente principio dell’alchimia: “Come sopra così sotto”, dove il “sopra” è l’universo metafisico, mentre il “sotto” identifica la realtà fisica del mondo che ci circonda. In pratica, la sequenza delle carte pescate dal mazzo mostra una combinazione di figure e simboli e, attraverso l’interpretazione di tale sequenza in chiave fisica e metafisica, è possibile leggere cosa sapere cosa accadrà nel futuro.

Infatti, la cartomanzia, indipendentemente dal mazzo di carte utilizzato, affonda le sue radici nel seguente principio dell’alchimia: “Come sopra così sotto”, dove il “sopra” è l’universo metafisico mentre il “sotto” identifica la realtà fisica del mondo che ci circonda. In pratica, la sequenza delle carte pescate dal mazzo mostra una combinazione di figure e simboli e, attraverso l’interpretazione di tale sequenza in chiave fisica e metafisica, è possibile leggere cosa sapere cosa accadrà nel futuro.

Origini dei tarocchi e loro lettura

Anche la storia dei tarocchi è variegata ed affascinante, essendo non certa ed influenzata da diverse teorie. L’uinica certezza che possediamo in relazione ad essi è che, così come li intendiamo oggi giorno, sono di origine medievale: dunque, è facile rendersi conto che, nel corso dei secoli, i tarocchi si sono mantenuti inalterati.

Vi sono tre differenti scuole di pensiero in merito all’origine dei tarocchi:

1- origini egiziane

Secondo questa teoria i tarocchi derivano dei geroglifici del “Libro di Thoth” e sintetizzano le basi della religione Egizia.

I tarocchi identificano quindi un codice composto da simboli e numeri; attraverso la lettura di questo codice si giunge alla conoscenza universale.

2- origini cinesi

Secondo questa teoria i tarocchi derivano da “I Ching”, ossia il libro nel quale è racchiusa la saggezza cinese.

La sequenza casuale dei 64 simboli dello “I Ching” è considerata un’arte divinatoria in Cina. Dal momento che i cinesi possono fregiarsi, tra le altre, delle invenzioni della carta, della stampa delle carte da gioco, è molto probabile che le origini dei tarocchi siano veramente cinesi.

3- origini italiane

Anche in Italia vi sono testimonianze di origini antiche dei tarocchi, in particolare nel 1430 presso la corte di Filippo Maria Visconti, duca di Milano. Infatti, vi sono molte citazioni nei documenti di corte del quattrocento che riportano l’uso delle carte italiane (recanti effigi di spade, bastoni, coppe ed oro) per la predizione del futuro.

Conclusioni

In conclusione, le origni dei tarocchi e della cartomanzia in generale, ripercorrono le stesse tappe e sono accomunate dalla presenza di diverse teorie.

Sebbene tutte siano suffragate da ritrovamenti storici e prove certe, quella che sembra essere l’origine più antica e simile all’utilizzo comune che conosciamo è l’oriente, da dove arrivano scoperte e conoscenze che, sicuramente, hanno fatto da volano per la diffusione di una conoscenza che, in origine, era destinata solo alla cultura cinese.

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