Lo stampaggio a freddo delle lamiere

Mar 25, 2016 |

Il ferro è un metallo utilizzato poco alla forma pura a causa della sua fragilità; è usato invece soprattutto per produrre la ghisa e l’acciaio, che sono delle leghe. Nelle industrie siderurgiche, nell’altoforno, un enorme forno per la fusione che funziona a ciclo continuo, avviene l’estrazione del ferro dai suoi minerali, rocce come l’ematite che hanno un’alta percentuale di metallo. Dalla base del forno viene estratta a intervalli la ghisa fusa e varie scorie. Una parte di questa ghisa, quella liquida, viene portata nelle acciaierie. La ghisa dunque viene qui convertita in acciaio, il quale, quando è ancora rovente viene tagliato in pezzi a forma di lingotti o di barre, chiamati pure semiprodotti. Nei laminatoi i lingotti incandescenti, chiamati blumi e bramme, vengono schiacciati fino ad ottenere dei profilati a forma di T che hanno
origine dai blumi oppure dei sottili fogli d’acciaio, le lamiere, che hanno origine dalle bramme. Nelle officine meccaniche i fogli di lamiera possono essere lavorati a caldo per il successivo processo di fucinatura, per la fusione oppure possono essere trasformati a freddo.

La resistenza dell’acciaio alla flessione lo rendono adatto anche allo stampaggio delle lamiere a freddo, che viene pure chiamato imbutitura. La lamiera piana viene deformata plasticamente per ottenere delle forme tridimensionali che possono essere a forma di scatola, di coppa o di cilindro. È importante che i fogli di lamiera o di alluminio siano sottili poiché altrimenti rischierebbero di rompersi durante lo stampaggio a freddo. Durante questo processo la lamiera viene spinta con l’ausilio di una pressa all’interno di una matrice, che funge da stampo. Esistono stampi di vari dimensioni e foggia per la produzione di molteplici oggetti. Lo spessore del foglio viene mantenuto pressoché costante durante tutto il procedimento. Nei punti dove la lamiera è più piegata il metallo risulta solitamente più sott
ile, dunque talvolta è necessario procedere anche a imbutiture successive. Durante la lavorazione le varie tensioni che hanno luogo nelle molecole dell’acciaio ne aumentano la resistenza finale contro gli urti e l’affidabilità. Un tipo di acciaio, l’acciaio inox, contenente nichel e cromo, è lucente e non arrugginisce; tra i vari impieghi di uso quotidiano possiamo citare le pentole e i lavelli inox.

L’acciaio è un materiale eccellente grazie alle sue proprietà: è resistente alla flessione e a urti violenti e può essere saldato con facilità. La sua lucentezza è una proprietà estetica che ben si addice alla creazione di oggetti raffinati quali lampadari e oggettistica per la casa.
Un vantaggio dello stampaggio a freddo è che i prodotti derivano da un singolo foglio di lamiera, senza giunture, cosa che risulta importante nella produzione di contenitori di liquidi. Inoltre, gli oggetti ottenuti tramite l’imbutitura sono molto richiesti anche grazie alla loro resistenza agli urti e alla loro robustezza. Il processo di stampaggio a freddo permette di ottenere vari prodotti di uso comune come lattine, lavelli, pentole, posacenere e vari contenitori di forma cava. Trova impiego anche nella creazione di prodotti per l’oggettistica sacra, che sono difficili da trovare sul mercato. È altresì utilizzato per produrre calotte, coni, prismi ed altri oggetti più complessi. Per quanto riguarda la minuteria di precisione tramite lo stampaggio a freddo vengono creati oggetti quali ugelli per valvole a gas, bussole imbutite e componenti ad alta precisione. I settori
di impiego vanno dall’agricoltura (per la produzione di componenti per macchine agricole) all’edilizia (prodotti di lattoneria), dall’illuminazione (cupole per lampadari) al riscaldamento (imbuti e canne fumarie), dalla ventilazione (componenti per l’areazione degli spazi) all’industria automobilistica e aeronautica.

stampaggio lamiere a freddo

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